Richiesta del cliente e perimetrazione dell’oggetto del mandato investigativo:
Il mandante, una coppia di genitori, decideva di affidare un incarico professionale per avere piena consapevolezza dei rischi che correva il proprio figlio, un minore che aveva manifestato un mutamento significativo del proprio comportamento, rendendosi protagonista di alcune bravate
Si procedeva quindi alla compilazione di idoneo mandato investigativo per la verifica della fondatezza dei sospetti avanzati dal mandante, in quanto finalizzato alla raccolta di eventuali risultanze indiziarie, o probatorie, ritenute di interesse ai fine del quesito prospettato.
Progettualità investigative ideate ed attuate:
Si procedeva quindi a predisporre una serie di pedinamenti in forza dei quali veniva documentato, per un periodo di un’intera settimana ad esito dei quali si aveva conferma che i timori erano fondati: oltre a cattive frequentazioni e guida pericolosa (motociclo), il minore veniva seguito fino ad una delle due principali piazze di spaccio di Novara, dove, con una certa familiarità, acquistava due diversi tipi di sostanze.
Al temine dell’attività di pedinamento del minore, si constatava, grazie all’intervento di un operatore investigativo che simulava l’acquisto dal medesimo spacciatore chiedendo cosa avesse preso ragazzo precedente, quali erano le sostanza psicotrope delle quali il soggetto attenzionato era consumatore abituale
Sviluppi e benefici:
Nei giorni immediatamente successivi si procedeva alla stesura ed all’invio di apposito report investigativo corredato di tutte le risultanze documentali, fotografiche e “latu sensu” probatorie, onde poter procedere per le vie istituzionali ad attivare le necessarie procedure legali.
Conoscendo la delicatezza del problema alla consegna del report, si segnalavano alla famiglia un elenco di professionisti e centri a cui rivolgersi in maniera discreta onde evitare scontri frontali che avrebbero potuto creare un ulteriore peggioramento nei rapporti familiari.