Altro ambito di investigazione forense è dato dall’analisi delle impronte digitali (c.d. dattiloscopia), tesa all’identificazione di un determinato soggetto. Ne è presupposto la verità scientifica dell’unicità e immutabilità dei dermatoglifi (impronte digitali).
Ogni oggetto, che venga a contatto con dita di mani o piedi, trasferisce impronte connotate da sudore o secrezioni dei pori della pelle.
Le impronte rilevate possono essere confrontate con i vastissimi archivi, quotidianamente incrementati, che costituiscono il “Sistema Automatizzato di Identificazione delle Impronte”, meglio noto come AFIS, un sistema hardware e software creato per la catalogazione dei cartellini decadattilari, che costituiscono l’elemento base della banca dati del Casellario Centrale dell’Identità, a disposizione delle forze dell’ordine.