Richiesta del cliente e perimetrazione dell’oggetto del mandato investigativo:
Il mandante, una società industriale già “quotata” in Borsa, aveva concluso un contratto di compravendita per la cessione di una importante area ex-industriale, pattuendo che una rilevante parte del prezzo di acquisto del terreno venisse corrisposta dal compratore attraverso la realizzazione delle ingenti opere di bonifica.
Poiché fin da subito, l’acquirente, una storica società immobiliare specializzata in attività di costruzione ai fini della successiva commercializzazione delle unità realizzate, si era dimostrata “sospettosamente” bendisposta alle condizioni contrattuali.
Si procedeva quindi la compilazione di un mandato investigativo teso a verificare il corretto adempimento dei lavori pattuiti con la società acquirente.
Progettualità investigative ideate ed attuate:
Dopo aver esaminato le risultanze delle indagini dell'ARPA (Azienda Regionale per la Protezione Ambientale) che avevano evidenziato presso l’area, un inquinamento da metalli pesanti, tuttavia non oltre i quattro metri di profondità e non penetrati in falda, venivano predisposte accurante indagini di appostamento presso i cantieri allestiti dal compratore, al fine di individuare eventuali anomalie durante i lavori di bonifica.
L’interesse investigativo veniva orientato alla raccolta di evidenze video-fotografiche dettagliate di tutto il flusso degli autoarticolati in ingresso e uscita dal cantiere, con la finalità di effettuare successivi risconti sulle fatture fornitori, bolle di accompagnamento e documenti di trasporto che avrebbe presentato il compratore al cedente dell’area.
Dalle risultanze ottenute al termine dell’investigazione infatti, emergeva palesemente che l’immobiliare compratrice pretendeva, come pattuito a deconto del prezzo di vendita, numerosissimi costi di lavori di bonifica mai realizzati o, dove eseguiti, “gonfiati” con maggiorazioni medie del 20%. Il combinato disposto di tali illeciti comportamenti consentiva all’acquirente di far risultare addirittura un saldo a proprio favore ed un conseguente esborso da parte del venditore.
Sviluppi e benefici:
Nei giorni immediatamente successivi al temine dell’indagine, si procedeva alla stesura di apposito report investigativo corredato di tutte le risultanze documentali, fotografiche e “latu sensu” probatorie, onde poter procedere per le vie istituzionali od attivare le necessarie procedure legali.
Il mandante, dopo aver disposto le opportune iniziative legali e “smascherato” le intenzioni dell’acquirente, raggiungeva facilmente un accordo transattivo con l’acquirente il quale, ovviamente interessato alla totale tacitazione dell’accaduto, oltre farsi carico dei costi di bonifica sostenuti o “maggiorati”, a titolo di risarcimento proponeva al venditore un lotto di appartamenti che sarebbero stati edificati sul terreno.