Può apparire singolare, ma delle fattispecie di reato in tale materia si è addirittura occupato il Senato della Repubblica.
Infatti nella seduta del 29 aprile 2015, ha esaminato una casistica assai variegata e colorita, operata da organi istituzionali quali il NOA (Nucleo Operativo Antibracconaggio) del Corpo Forestale dello Stato, che ha evidenziato, in 16 pagine di resoconto parlamentare, che nel solo 2015 erano intervenuti in oltre 500 casi di reato consumato.
L’attività dell’investigatore, spesso, viene commissionata da proprietari di terreni, i quali richiedono, soprattutto, l’installazione di apparecchiature e l’utilizzo di droni per contrastare tali fenomeni all’interno delle rispettive proprietà.