Investigazioni industriali e settoriali

Investigazioni per il settore Social Media, Big Data, Info Communication

I numeri in gioco da un punto di vista di valore delle transazioni, del fatturato, e della quantità degli interessi coinvolti sono enormi.

Investigazioni per il settore Social Media, Big Data, Info Communication


I cosidetti "Big data", sono detenuti da Google, Apple, Facebook e Amazon (iniziaticamente definiti GAFA), giganti del digitale, che gestiscono miliardi di dati della vita di ciascuno di noi attraverso internet, smartphone e dispositivi connessi.


Si dice che nelle tavole della legge dei Big data è incisa la “regola di Gabor” (il fisico inglese Dannis Gabor, inventore dell’olografia e Nobel per la fisica del 1971) che  sostiene che “tutto ciò che è tecnicamente fattibile, deve essere realizzato sia che tale realizzazione sia giudicata buona o condannabile”.

Ogni informazione è dunque buona da prendere, perché ciò che conta non è la qualità della raccolta, ma la raccolta stessa, in quanto, anche se non se ne conosce al momento la finalità, l’uso che se ne farà non sarà necessariamente quello inizialmente previsto, o non solo quello.  

Secondo il libro di Marc Dugain e Christophe Labbè “L’uomo nudo. La dittatura invisibile del digitale” oggi Apple, Microsoft, Google e Facebook detengono l’80% delle informazioni personali, digitali dell’umanità.

Il giro d’affari nei soli Stati Uniti connesso ai Big data valeva, nel 2012, 8,9 miliardi i dollari e con una crescita del 40% all’anno ha oggi superato i 24 miliardi nel 2016.

Le GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon) sono riuscite a conquistare in meno di dieci anni l’intero mondo digitale. In meno di quindici anni l’americana Google, ribattezzata Alphabet, è diventata la più grande azienda del mondo, capitalizzando in borsa 600 miliardi di dollari.

Altro ambito prepotentemente portato alla ribalta planetaria è quello dei c.d. social media, che sono divenuti veicoli insostituibili per aumentare le vendite e generare nuovi sistemi di business.

In Italia si stimano in oltre 36 milioni (il 60% della popolazione) gli utenti che si collegano a internet. I principali social media possono assumere differenti forme e possono essere raggruppati sia per i servizi che offrono, per i target di utenti ai quali si dirigono e per i diversi contenuti.

Alcuni sono divenuti strumenti della vita quotidiana quali Facebook, che offre un servizio cosiddetto di rete sociale e video sharing al pari di Instagram, Twitter e Youtube oppure LinkedIn che è divenuto un servizio di rete professionale.

Nel 2018, il sito Webmarketingmanager ha dichiarato che il valore assoluto del fatturato nel 2017, è stato di 43.78 miliardi di dollari, pari al 18% del mercato totale della pubblicità digitale.

Tale fatturato è così polarizzato per area geografica: gli Stati Uniti nel 2017, hanno visto pubblicità sui social per 20.94 miliardi di dollari, la Cina per 8.16 miliardi di dollari e l’Europa per 12.3 miliardi di dollari.

Il campo delle investigazioni, perimenti, sconta le incertezze della novità e le indagini e investigazioni vertono nei più disparati campi, dalla tutela della segretezza, alla scoperta di plagi, di manipolazioni a tutte le indagini legate alla sicurezza di dati e contenuti digitali.