Investigazioni industriali e settoriali

Investigazioni per il settore dell'Entertainment

Solo nel 2016 il comparto ha sviluppato oltre 24 miliardi di fatturato.

Investigazioni per il settore dell'Entertainment


Nel 2022 il mercato mondiale entertainment e media varrà 2.399 miliardi di dollari rispetto ai 1.932 miliardi del 2017 e i ricavi digitali già nel 2019 conquisteranno la fetta più ampia del mercato portandosi ad un giro d’affari di 1.034 miliardi di dollari.


Questo secondo quanto risulta dallo studio giunto alla diciannovesima edizione redatto da PwC Global che rappresenta un’analisi complessiva dell’evoluzione della spesa del settore E&M, basata sui dati storici dei precedenti cinque anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo.

Tale edizione ha raccolto le previsioni sull’andamento in 53 paesi dei 15 principali segmenti del settore:

- libri, business-to-business,
- cinema,
- data consumption,
- accesso ad internet,
- pubblicità online,
- periodici,
- musica,
- radio e podcasts,
- quotidiani,
- pubblicità out-of-home,
- video online,
- tv tradizionale e home video,
- pubblicità televisiva,
- videogames e realtà virtuale.

I principali players di tale settore sono AT&T- Time Warner, Comcast-Sky e Disney Fox.

Questa sezione, per quanto riguarda il mercato italiano include una vasta gamma di attività destinate a soddisfare diversi interessi culturali, di intrattenimento e divertimento per il pubblico, inclusi spettacoli dal vivo, gestione di musei, giochi e scommesse, attività sportive e ricreative.

Si è in presenza dei seguenti indicatori strutturali (dati 2016): 68.093 imprese, che impiegano 173.085 addetti, per un fatturato complessivo (da vendita e prestazioni) di oltre 24 miliardi di euro.

Nell’ambito delle indagini e delle investigazioni particolare attenzione viene profusa dai principali players internazionali (e quindi alle articolazioni locali) nella salvaguardia dei segreti industriali, nella tutela del diritto d’autore, nella prevenzione contro le attività di pirateria informatica che attraverso un’illecita diffusione dei prodotti dell’entertainment consentono notevoli ricavi a organizzazioni, molto spesso “border-line”.