Con l’avvento di Internet in dieci anni le pubblicazioni si sono triplicate.
Il mercato pubblicitario italiano nel 2018, secondo dati Nielsen ha raggiunto il tetto di 8.4 miliardi di euro con un incremento di circa il 2% sull’anno precedente.
Un dato significativo è dato altresì dalla circostanza che internet controlla il 40% della pubblicità in Italia (con una importante escalation rispetto al dato del 2009 nel quale tale valore si attestava intorno al 13%).
Certamente risulta una flessione della pubblicità sui media tradizionali (tv, carta stampata, radio, affissioni, cinema etc.) che oggi cuba un totale annuo di circa 5.5 miliardi.
Non esistono dati ufficiali della raccolta pubblicitaria di Google e Facebook.
Tuttavia attraverso l’incrocio dei dati dell’osservatorio internet media della School Of Management del POLIMI, tale massa di raccolta è stata valutata nella somma di oltre 3.28 miliardi di euro.
Le investigazioni più richieste da questo settore riguardano tutti gli aspetti direttamente connessi all’ambito della sostenibilità e responsabilità ambientale dei messaggi pubblicitari diffusi dai singoli players.
Nonché le indagini patrimoniali e finanziarie tese a smascherare eventuali truffe nell’ambito, per esempio, delle sovrafatturazioni connesse alle operazioni di sponsorizzazione, soprattutto nell’ambito di sport e spettacolo.
Considerando l’impatto delle fake news sul pubblico, l’indagine investigativa viene spesso rivolta alla verifica della fondatezza del messaggio pubblicitario, la cui genuinità è un “plus” nella valutazione dell’affidabilità del messaggio stesso.