L’attività posta in essere per acquisire informazioni o segreti di altre aziende, ove non espressamente autorizzata, integra la fattispecie di reato di “spionaggio industriale”.
Può essere perpetrato dall’esterno oppure dall’interno dell’azienda che lo subisce.
Quello “esterno” si realizza, oggi prevalentemente, cercando di penetrare clandestinamente la rete informatica di un’azienda. Si tratta del c.d. cyberspionaggio e, contrariamente a quanto immaginabile, è estremamente diffuso anche a danno delle piccole e medie aziende.
Lo spionaggio interno è realizzato dal personale regolarmente inserito all’interno dell’organico (e quindi da soggetti del tutto legittimati a detenere e gestire informazioni riservate) che, però, illecitamente e segretamente, procedono alla loro vendita alla concorrenza.
La lotta allo spionaggio industriale passa attraverso il ricorso ad un’agenzia investigativa, alla quale possono anche essere rimesse le attività di prevenzione, individuazione ed eliminazione di ogni potenziale minaccia.