Indagini particolari
Rassegna stampa
Italiana Investigatori: invasione di terreno e pascolo abusivo
Troppo spesso i proprietari terrieri che subiscono danni tra le aree rurali della città preferiscono non denunciare, anche per paura di ritorsioni.
Pascolo in area protetta, denunciato allevatore a Lioni dai Carabinieri della locale Stazione Forestale.
L’uomo è accusato di introduzione di animali nel fondo altrui e pascolo abusivo.
Dopo aver ritrovato gli animali, i militari sono risaliti all’allevatore dal numero del marchio apposto sull’orecchio dei quattro bovini che pascolavano su terreni di proprietà del Comune di Caposele, in area sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico del Parco Regionale dei Monti Picentini (“Sito di Interesse Comunitario” e “Zona a Protezione Speciale”).
Di qui la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per l’allevatore, che ha subìto anche una ulteriore sanzione amministrativa. Secondo quanto riportato dai Carabinieri, oltre che al pascolo in area protetta, gli animali sono stati trovati ad un’altitudine di 1.100 metri, in contrasto con quanto stabilito dal Regolamento Forestale della Regione Campania.
L’operazione rientra nell’attività di “contrasto al fenomeno degli animali vaganti, che costituisce un serio problema, per le molteplici conseguenze in termini di danni alla proprietà privata, di pubblica incolumità, essendo non di rado causa di incidenti, e non in ultimo di igiene e sanità pubbliche.
La casistica è amplissima e spazia dal fenomeno del taglio abusivo con furto di legna e alberi nei boschi per fini commerciali, sia sui terreni demaniali sia sui boschi lasciati dai legittimi proprietari in stato di abbandono.
Non vengono risparmiati neanche alberi secolari e zone di alto pregio ambientale.
Tali situazioni lasciano spazio a soggetti che agiscono utilizzando i mezzi per il taglio in maniera indiscriminata facendo scempio del bosco e causando danni irreversibili al soprassuolo.