Indagini personali coniugali e familiari Rassegna stampa

Più di un italiano su 10 (circa il 14%), confessa di aver compiuto atti vandalici su un'altra auto.

La stampa ha riferito che in un sondaggio commissionato dal Centro Studi e Documentazione di Direct Line nel 2013, è emerso che più di un italiano su 10 (circa il 14%), confessa di aver compiuto atti vandalici su un'altra auto.

Più di un italiano su 10 (circa il 14%), confessa di aver compiuto atti vandalici su un'altra auto.


C'è chi ha danneggiato una vettura rigando la carrozzeria (7%), chi ha colpito uno specchietto retrovisore (3%) e chi ha rotto tergicristalli (2%). Altri bersagli, fortunatamente meno gettonati, sono i vetri e le gomme dell'auto (entrambi con l'1%).

Si scopre fra le altre cose che le donne riconoscono nell'8% dei casi di aver rigato almeno una volta la carrozzeria di un'auto, mentre il 4% degli uomini ammette di aver danneggiato uno degli specchietti.

Se si sposta l'attenzione sull'età degli intervistati a sorpresa emerge che il 5% degli under 25 confessa di aver provocato danni ad una carrozzeria.

La stessa percentuale che sale al 10%, tra i 25-35 enni, a sottolineare che l'atto vandalico non sempre viene compiuto in giovane età o per istinto di ribellione o finalità vessatoria.

Secondo i risultati della ricerca, infatti l'86% degli italiani assicura di non aver mai causato volontariamente danni ad un'altra auto, tuttavia i dati Direct Line riguardo le denunce per atti vandalici, fanno registrare un aumento del 22% circa, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ed un trend in continua crescita. 

Questi dati sono ben diversi se, dietro la finalità sottesa dall'atto di danneggiamento si celino, nella realtà, vere e proprie condotte persecutorie direttamente connesse ad eventuali fattispecie sottrattive o danneggiatorie in genere, che spesso vengono perpetrate, in direzione del patrimonio personale od aziendale, a danno di ingnare vittime. 

Infatti, sono sempre più frequenti le richieste investigazioni, da parte dei diversi profili conivolti da tali vessazioni, finalizzate ad accertare gli eventuali responsabili, autori, o profili conniventi.

Tra il ventaglio delle operatività disposte delle agenzie di investigazioni o dagli investigatori, si annoverano diverse soluzione di indagine attuabili per la singola necessità privatistica.

Si spazia infatti, dalle indagini di pedinamento e controllo, statico e dinamico, dei luoghi ritenuti di maggior rischiosità, di interesse per gli autori, o di impatto economico per la vittima, nonchè dei profili potenzialmente ritenuti responsabili, in direzione dei quali, oltre a poter esistere sospetti già fondati (a fronte di pregresse dispute, diverbi, o peggio minaccie e palesi gesti indimidatori, etc.), si rende necessaria l'acquisizione di componenti probatorie.

Nondimeno,ricordiamo le progettualità disposte mediante l'utilizzo di apposite strumentazioni tecnologie adibite al controllo occulto da remoto, predisposte al fine di poter rilevare in "diretta" la consumazione del reato e la contestuale identità dell'autore/i.

Si tratta in ogni caso di fattispecie che generano nella vittima, oltre al danno economico, un'importante impatto emotivo in quanto, frequentemente la "colpiscono" all'interno della propria sfera personale, personalissima o lavorativa.