Tale attività, istituzionalmente nata negli Stati Uniti a supporto delle attività investigative dei dipartimenti speciali, ha oggi raggiunto un grado di diffusione accessibile al grande pubblico.
In questo modo si possono analizzare in profondità memorie digitali di dispositivi, come hard disk, pen-drive, smartphone ed altre tipologie, consentendosi il tracciamento di qualsiasi dato transitato su questi supporti.
Ciò, spesso, si rende necessario per accertare modifiche, creazioni, cancellazioni operate sul singolo dispositivo. Infatti, contrariamente al documento cartaceo, che può essere distrutto, il documento virtuale lascia comunque tracce digitali.