In questo caso, il principio base delle agenzie di investigazione è quello di accertare le modalità di svolgimento del sinistro, questa volta però per individuare eventuali condotte dolose, o gravemente colpose, poste in essere dall’assicurato in danno della compagnia assicuratrice.
Le opportune verifiche sul luogo del sinistro, unite alla raccolta di testimonianze e all’analisi degli atti prodotti dagli organi di Pubblica Sicurezza, portano a ricostruire l’accaduto e ad accertare così la liceità della richiesta di risarcimento.
Alcuni riferimenti statistici
La quarta edizione di Safety and Shipping Review 2016 di Allianz Global Corporate & Specialty ha segnalato che, mediamente, su tutti i mari e tutti gli oceani che ogni anno spariscono un centinaio di navi, senza contare le piccole imbarcazioni.
Nel 2015 le grandi navi (con stazza lorda superiore alle 100 tonnellate) che sono affondate sono state 85. Sempre secondo il rapporto, nel 2015 ci sono stati 2.687 incidenti marittimi nel mondo (incluse le perdite totali) con un calo del 4%. Il Mediterraneo orientale e Mar Nero si conferma, con 484 episodi, la zona più a rischio.
In una tale tipologia di truffa assicurativa si prospetta la necessità che investigazioni ed indagini vengano esperite con la massima flessibilità e con il ricorso alla più ampia gamma di strategie investigative.
Si va dalla sorveglianza fisica (osservazione, controllo, pedinamento) od elettronica, attraverso le opportune strumentazioni quotidianamente ed innovativamente offerte dallo sviluppo tecnologico quotidiano alla profilatura personale e psicologica dei soggetti coinvolti, alle attività di indagine su fonti aperte (le c.d. OSINT, Open Source INTellegence), all’utilizzo di droni, etc.