Oggi, la tecnologia ha consentito il proliferare, in quantità, dimensioni e varietà, di innumerevoli truffe.
Una particolare categoria è data da chi, assumendo di essere broker assicurativo ed esibendo la documentazione che sostiene la propria qualità (tutta rigorosamente falsa e di cui ha l’accortezza di non consegnare copia) riesce a farsi versare da ignari malcapitati cifre, a volte anche ingenti, a fronte di premi assicurativi per polizze inesistenti, per la sottoscrizione di piani ad accumulo per esigenze previdenziali e di risparmio, etc.
L’attività dell’investigatore privato è proprio quella di smascherarne la trama.