Rinvenimenti di scorie tossiche illecitamente smaltite hanno destato nella collettività grande clamore sociale, anche a seguito di libri di denunzia, antesignano dei quali è stato il best seller “Gomorra” di Roberto Saviano, nonché di numerose inchieste, svolte da alcune Procure maggiormente sensibili al fenomeno, che hanno evidenziato che, ormai, diverse sono “le terre avvelenate” anche nel nord Italia.
La legge che sanziona i crimini ambientali prevede un nuovo ed autonomo titolo del codice penale, il VI bis, relativo ai reati contro l’ambiente (ed i loro effetti nefasti sulla vita umana), inserito nel libro II del codice penale dall’art. 1, comma 1, L. 22 maggio 2015, n. 68, che ha introdotto nuove fattispecie di reato, quali ad esempio l’inquinamento ambientale che ricorre in tutte le variazioni abusivamente cagionate “delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo di un ecosistema, della biodiversità anche agraria, della flora e della fauna”.