Si tratta di un settore necessitante di particolari presidi a garanzia che l’utilizzo di ogni composto chimico debba essere finalizzato alla più assoluta virtuosità, stante il rischio di utilizzazione pericolosa per la sicurezza nazionale di istituzioni e privati.
Si pensi ad un composto chimico che commercializzato come fertilizzante, per la sua economicità e facilità di distribuzione può essere adottato per organizzazioni criminali e terroristiche per la fabbricazione di ordigni o armi letali.
Tale commercializzazione è disciplinata da una serie di regolamenti comunitari e sovranazionali ricalcati sulla falsa riga delle attività di controllo anche del mondo della lotta agli armamenti.
I delicatissimi ambiti di indagini rivolti agli operatori del settore, spesso, riguardano tematiche sensibili che interessano anche la sicurezza nazionale e che, pertanto, debbono essere svolte con particolare professionalità da soggetti che siano in grado di interloquire, senza generare fraintendimenti ed equivoci, con i soggetti istituzionali ai quali viene affidata l’attività di sicurezza.
Sia che essa riguardi i rapporti interpersonali ma anche scelte logistiche, di indagine e controllo di strutture ed apparecchiature, soci e collaboratori, partner e finanziatori.
Rivestono una particolare importanza tutti gli aspetti di linearità di comportamento personale ed interpersonale tra i protagonisti attori, nei più disparati ruoli delle vicende aziendali.
Un ricercatore al cui è affidata una particolare responsabilità scientifica o produttiva deve mantenere un atteggiamento di grande sobrietà, non essendogli consentita la frequentazione di ambienti, personaggi o situazioni che possano rivestire alcun genere di equivocità o criticità.