In tale settore rientrano 5.500 aziende di piccole e medie dimensioni ma anche imprese multinazionali di rilievo (del calibro di Pirelli, Bridgestone, Michelin, etc.) con 140.000 addetti circa (35.000 nella gomma - 105.000 nella plastica).
Vi rientra l’industria della gomma, cavi elettrici e affini, industrie trasformatrici delle materie plastiche, industria per la ricostruzione dei pneumatici, del riciclo e della rigenerazione di materie plastiche.
In questa categoria l’ambito investigativo più rilevante riguarda tutta la fase di monitoraggio ed accompagnamento della produzione al fine di monitorare i rischi di commissione di comportamenti che la legge ritiene costituenti reato.
La totale rivoluzione registrata nel settore con l’introduzione delle materie sintetiche ha visto il proprio espandersi nell’immediato dopoguerra.
Tale settore è al confine con l’ambito della chimica dal momento che la produzione ha avuto un notevole incremento con la nascita dell’industria di materiali di sintesi, materie plastiche e l’impiego in moltissimi ambiti di prodotti in gomma (si pensi al settore automotive).
Sono proprie di questo settore le indagini investigative contro sabotaggi di macchinari, mescole, il furto di segreti industriali relativi a prodotti e, soprattutto, processi produttivi.
Gli ambiti di indagine spaziano in tutti i settori della produzione dai tubi idraulici flessibili alle cinghie di trasmissione, nastra traportatore, includendo il poliedrico settore medicale nel quale, addirittura, materiali plastici vengono utilizzati per protesi-bypass coronarici, ed una serie congegni studia per sostituire organi compromessi da malattie o traumi.
Sono quindi essenziali non solo in controlli investigativi su strutture, macchinari e impianti ma stante la delicatezza della materia trattata, è essenziale l’attività di controllo su dipendenti, collaboratori, agenti nonché fornitori e clienti, per la tutela della segretezza.
Sono di primaria importanza anche le indagini su sversamenti di materiali tossici o componenti a bassissimo smaltimento ambientale, e verifiche mirate alla virtuosità delle attività di prelievo, trasporto e smaltimento di tali materiali in discariche autorizzate.
Le stesse, spesso, richiedono l’opportuna predisposizione di strumenti di controllo e investigazioni per diverse fattispecie di prevenzione contro incendi dolosi, illeciti stoccaggi, commercio di sostanze tossiche, il tutto normalmente caratterizzato dalla presenza di condotte illecite quali, attività corruttive, utilizzazione di discariche abusive, o la messa in opera di attività fraudolentemente ordinate ad evitare controlli e verifiche.
Per converso il riciclaggio della plastica è uno dei temi posti in primo piano dalla campagna globale avviata da movimenti promossi soprattutto da giovani che lamentano il rischio di un futuro per loro insostenibile ed in opposizione a numerosi aspetti relativi all’agenda 2030 sulla sostenibilità.
Il rispetto di tali principi si concretizza nelle molteplici attività di investigazione poste a presidio della prevenzione di danni alla reputazione aziendale, in tema di responsabilità ambientale, con rilevanti riflessi sulla difesa della valorizzazione dei brand aziendali.