Anche in questo caso, l’attività investigativa prende le mosse dalle best practices, che consentono di poter trasformare in materiale probatorio il contenuto di computer desktop, laptop, portatili e supporti di memoria digitale in genere.
Tali contenuti vengono certificati, al fine di validarne l’efficacia probatoria.
Una volta operata una tale raccolta “ordinata” e “processualmente spendibile”, interviene l’attività di enucleazione delle fattispecie di reato rilevate, sulle quali eventualmente si innesta l’ulteriore indagine sugli autori del fatto.