Tali fattispecie rientrano nella più ampia categoria degli accordi nei quali il soggetto destinatario del patto o della prelazione ha il diritto di essere preferito a terzi nella stipula di futuri e successivi accordi.
Nel rispetto della clausola “coeteris paribus”, a parità di condizioni.
Laddove la prelazione deriva dalla legge, l’attività di indagine è normalmente a supporto di iniziative legali.
Dove invece tali preferenze hanno natura pattizia, risulta rilevante verificare in concreto l’esatta applicazione della pattuizione convenuta, e ciò implica una attività di indagine che consenta di avere un quadro di riferimento chiaro e concreto.
Questi accordi rientrano nel campo delle limitazioni alla concorrenza, perciò diventa rilevante accertare che gli stessi non possano essere aggirati con “regimi” paralleli, che risultano forieri di danni, a volte cospicui, stante la numerosità delle transazioni concluse in considerazione dell’automaticità presupposta da tali previsioni.