Tale ordinamento consente di poter assistere il disabile in situazioni di gravità.
Può essere concesso ad una serie di soggetti specificatamente individuati dalla circolare INPS n. 38 del 27 febbraio 2017.
Precisamente tale diritto può essere conferito:
- al coniuge, parte dell’unione civile o convivente di fatto,
- ad un parente o affine entro il secondo grado,
- a parenti o affini di terzo grado, qualora i genitori od il coniuge / la parte dell’unione civile / al convivente di fatto della persona con disabilità in situazioni di gravità abbiano un’età superiore a 65 anni, o siano affetti da patologie invalidanti, oppure siano deceduti o mancanti.
All’agenzia di investigazioni private può essere richiesto di verificare i requisiti per l’applicazione dei benefici e sul loro corretto esercizio, nonché di certificarne eventuali abusi che potrebbero integrare ipotesi di licenziamento o, addirittura, fattispecie truffaldine perpetrate nei confronti dell’ente erogatore delle provvidenze (INPS, INAIL, INPGI, enti previdenziali privati, assicurazioni, etc.).