I tempi della giustizia (e le lungaggini connesse) hanno spesso reso necessario il ricorso a procedure arbitrali, in quanto i tempi per giungere ad un lodo, un titolo esecutivo, cioè, atto a dirimere la controversia e a rendere esigibili gli importi di condanna, sono estremamente più brevi.
Tuttavia, anche in tale ambito si sono evidenziati rischi di patologie genetiche di funzionamento, che hanno visto la ricusazione di arbitri e CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio), il cui operato risultava opaco o foriero di ingiustificati favoritismi.
L’investigatore privato, in tal caso, è riuscito a ricostruire e comprovare relazioni professionali, amicali o familiari che avrebbero dovuto comportare l’astensione dell’arbitro oggetto di tali indagini.