Investigazioni familiari personali e coniugali Abruzzo
L’ambito familiare, nelle aspettative delle persone, è il desiderio di poter coltivare il “giardino segreto” della propria esistenza.

Il luogo ideale, cioè, dove raggiungere la serenità dopo una giornata di stressante lavoro, la cornice e la sede delle emozioni più alte, l’amore di una vita, i figli nati da tale amore, i propri genitori, i propri cari.
In casa, si vivono anche emozioni di contrasto, gioia e dolore, paura, certezze. E ciò in un contesto che coinvolge i nostri congiunti. In questo “giardino segreto”, dovrebbero spirare venti di fiducia reciproca, rispetto, armonia.
Ogniqualvolta uno di questi pilastri fondamentali vacilla, lascia spazio a crepe, fenditure, se non veri e propri crolli.
Un problema non affrontato, una verità omessa, lunghi ed assordanti silenzi, entrando in quelle crepe possono arrivare a generare vere e proprie voragini, baratri che ci separano.
Il primo segreto è quello di evitare che si generino e si sviluppino situazioni che diventano terreno fertile per la nascita di dubbi, sospetti, insinuazioni.

L’investigatore privato è colui che può accompagnarci a comprendere (e, a volte, ad accettare senza drammi) difficoltà familiari, momentanee incomunicabilità con i figli, sospetti di infedeltà coniugali, insinuanti e fastidiose congetture su controversie ereditarie.
Dal momento che l’investigatore è una persona dotata di cuore, sentimento ed emozione, ben può calare nella comprensione la soluzione di problemi oggettivamente ansiogeni.
Il sospetto, le cattive frequentazioni, il rischio di avvicinarsi a droga o a viziosità, possono essere meglio affrontati in una dinamica di dialogo: “il sonno della ragione genera mostri”.
Ignorare un problema, nascondere la testa sotto la sabbia, chiudersi in rocciosi silenzi non comporterà mai la soluzione dello stesso, che, per sua natura, ha la brutta abitudine di crescere a dismisura, quasi nutrendosi delle nostre insicurezze.
Inutile collezionare prove “fai da te”: forse si risparmiano soldi, ma quanto raccolto non serve a nulla, aumenta i solchi e ci fa porre in essere comportamenti illeciti.
Il solo eco delle parole “indagini private” o “investigatore privato” fa balenare nella mente il ricordo di personaggi letterari o della cinematografia, da Sherlock Holmes all’ineffabile Marlowe.
Il poter disporre di una cognizione reale della figura dell’investigatore privato e del suo operato professionale non era affatto semplice: l’avvento di Internet ha dato circolarità a tutto un insieme di voci sino ad allora sussurrate, se non addirittura relegate in angoli bui.

Gli investigatori privati hanno intrapreso il racconto delle proprie imprese e, in molti casi, hanno lasciato trasparire tutta la passione propria di chi ama il proprio lavoro.
È ormai di portato comune la circostanza che le investigazioni private e le indagini familiari e personali riguardino la vita privata, personale e personalissima, e la sfera emotiva di un soggetto: a prescindere dal loro fisiologico espletamento per difendere o far valere diritti in sede giudiziale, possono aiutare a dissolvere dubbi, sospetti e preoccupazioni sui propri figli, sul loro futuro, sull’affidabilità di chi gli sta di fianco.
Non v’è nulla di più triste che assistere al percorso di un ragazzino che imbocca il sentiero della droga o della criminalità e dover constatare che il proprio figlio sta percorrendo, a grandi passi, la via che porta all’autodistruzione.
È spesso capitato, in tali casi, che l’essersi rivolti ad un investigatore privato esperto ha consentito, grazie alla sua professionalità ed empatia, di vedere il proprio figlio “letteralmente” preso per mano e ricondotto ad un’esistenza degna di essere vissuta: non un investigatore privato, ma un “fratello maggiore”, un angelo custode intervenuto nel momento di più estremo bisogno.
Alberto Sordi diceva “non mi sposo perché non mi piace avere gente estranea in casa”.
Tale famosa battuta non è tratta da un film, bensì da un’intervista rilasciata molti anni fa e, ironia della sorte, proprio su tale fattispecie si è appuntata l’attenzione della magistratura a seguito di un esposto riguardante la sorella Aurelia, di 95 anni, che potrebbe essere stata vittima di “circonvenzione di incapace”, ipotesi di reato emersa grazie agli esposti dei direttori di due banche, che hanno spinto l’attività investigativa a disporre una perizia medico-legale nei confronti della donna e ad accentrare le attenzioni sullo storico autista dell’attore.

Ecco perchè, sempre più spesso, vengono commissionate alle agenzie di investigazioni indagini prima del “grande passo”: al solo scopo, cioè, di far conoscere al cliente, con estrema sincerità, chi veramente gli vivrà di fianco, il suo passato ed eventualmente le intenzioni espresse per il proprio futuro.
Parimenti, le indagini post matrimoniali possono dare risposta (e spesso risolvere) molteplici problemi: dall’infedeltà coniugale, alla dipendenza di sostanze alcoliche e stupefacenti, alla ludopatia, al maltrattamento dei figli, nonché, ove già separati, alla determinazione dell’assegno di mantenimento o alla valutazione di una potenziale richiesta di ricalcolo dello stesso.
Completando il novero degli estranei che ci si può mettere in casa, una trattazione a parte riguarda le richieste investigative sul personale domestico, che ha fornito lo spunto a molteplici notizie di cronaca: baby sitter che maltrattano i bambini, soprattutto se troppo piccoli per poter essere in grado di denunciare tale abominevole comportamento, oppure colf e badanti che, qualora mossi da intenzioni illecite, cercano di circuire i nostri cari con l’obbiettivo, spesso dichiarato a persone a loro vicine, di farsi intestare case e beni, aspirando all’intera eredità.
Ecco perché la soluzione migliore è proprio quella di un’agenzia investigativa esperta, che dislochi i propri migliori detective per effettuare controlli ed accertamenti anche su colf, badanti, baby-sitter e personale domestico, al fine di acquisire la prova certificata che la propria fiducia è ben riposta.
Da ultimo, va sottolineata la particolare pericolosità delle indagini fai da te in tale ambito: in commercio si possono reperire una moltitudine di soluzioni utili ad intercettare cellulari quali, ad esempio, i software spia da installare su devices elettronici di ogni genere.
Normalmente, si pensa che il vivere insieme alla persona sospettata ed il poter innocentemente manipolare ciò che in casa si trova sia un peccato veniale, e ciò perché si ignora che tali comportamenti integrano fattispecie di reato penalmente perseguibili.
L’articolo 617 quater del Codice penale recita che “chiunque, fraudolentemente, intercetta comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione”.