Il filosofo Thomas Hobbes, sul presupposto filosofico che la natura è fondamentalmente egoistica e che a determinare le reazioni dell’uomo sono soltanto l’istinto di sopravvivenza e quello di sopraffazione, è passato alla storia della filosofia rispolverando l’espressione latina “homo homini lupus”, il cui precedente più antico si riconduce a Plauto.
In Italia, decine di milioni di abitanti vivono in condominio e, se esistesse un archivio degli accadimenti di tutte le assemblee condominiali, ben potrebbe dirsi che l’espressione latina debba, oggi, essere ribattezzata, come fece il celebre comico Marcello Marchesi, in “homo condomini lupus”.
In caso di controversie condominiali tra condomini, l’amministratore ha come strada, professionale e scevra da accuse di faziosità, quella di ricorrere all’investigatore privato che sia in grado, per esempio, di accertare l’effettivo andamento di un accadimento, o le relazioni intercorrenti fra condomini, a volte dirimpettai, oppure l’utilizzo di cose o spazi comuni.