Queste fattispecie, che, spesso, hanno avuto dignità letteraria, come nel caso del celebre libro di Fëdor Dostoevskij “Il Giocatore”, o in quello di Roth “La leggenda del santo bevitore”, si sono oggi arricchite delle innumerevoli casistiche di cronaca legate alla ludopatia.
In tali fattispecie, al detective privato è richiesto di svolgere una funzione più terapeutica che investigativa.
Infatti, l’attività deve non solo fornire prove inoppugnabili delle viziosità lamentate, ma anche accertare se i comportamenti isolati sono stati posti in essere con il concorso di un “complice interessato”, o di una nefasta frequentazione, che spinga al perpetrarsi di simili condotte.
La sensibilità (singola e collettiva) si pone il problema di accordare grande attenzione al problema delle dipendenze.
Non solo quelle da sostanza come droga (farmaci e psicofarmaci), alcool, sigarette e cibo, ma anche a quelle comportamentali come il gioco d’azzardo (dipendenza da slot machine, scommesse, lotterie, casinò), sesso (dipendenza da rapporti sessuali compulsivi), ortoressia (dipendenza ossessiva dal controllo della presunta qualità del cibo), codipendenza (dipendenza affettiva da un altro essere umano), internet addiction (dipendenza da internet e dai social media), lavoro (dipendenza “workaholic“), fitness (dipendenza da esercizio fisico estenuante), shopping (dipendenza dagli acquisti compulsivi) e tante altre oggetto di studio.
In questo articolo ci si è prefissi di affrontare l’Inquadramento dei fenomeni di:
Ludopatia
Con questo termine ludopatia fa riferimento alla condizione di dipendenza dal gioco d’azzardo.
Nei testi di ambito medico-psichiatrico e psicologico compare come sinonimo non preferenziale di gioco d’azzardo patologico.
Quest’ultima definizione, anche nella forma abbreviata dell’acronimo G.A.P., è il termine tecnico e raccomandato. Esso trova posto nelle classificazioni scientifiche come il DSM 5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), curato dall’ American Psychiatric Association.
Alcolismo
La maggior parte delle persone nel corso della vita ha assunto alcol e questo non è un comportamento patologico.
Tuttavia il consumo di eccessive quantità di alcol si considera un disturbo quando implica una compromissione del comportamento psico-sociale dell’individuo o quando si manifesta una dipendenza (ossia l’incapacità a rimanere sobri). In questi casi si parla di abuso alcolico e di alcolismo.
Tossicodipendenza
In genere si fa riferimento alla dipendenza dalle droghe più conosciute e dalle sostanze illegali, ma in realtà vanno ricomprese anche alcol e sostanze psicotrope (farmaci che modificano lo stato psichico) come ad esempio sonniferi o ansiolitici.
Esistono inoltre altre sostanze che causano dipendenza alla persona ci sono anche (caffeina, nicotina; alcuni farmaci come analgesici, antimicrobici, antiinfiammatori, antistaminici, gastrointestinali, miorilassanti, vascolari, ma anche benzina, vernice, metalli pesanti, gas nervini, anidride carbonica, ossido di carbonio ecc.)
Sono sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale, sul cervello e sullo stato di salute generale, producendo alterazioni (spesso evidenti) nel modo sentire e comportarsi di una persona e che possono provocare intossicazione per assunzione eccessiva di una determinata sostanza (abuso, sino all’overdose !).
Fenomeni connessi:
- dipendenza: stato in cui una persona ha un desiderio irresistibile di assumere la sostanza (Craving).
Non riesce a farne a meno anche se si rende conto di avere un problema.
- tolleranza: bisogno di assumere una quantità sempre maggiore della sostanza.
- astinenza: avviene quando una persona dipendente sospende o riduce l'assunzione della sostanza.
Senza di essa soffre sia fisicamente che psicologicamente.
Alcuni riferimenti statistici:
Ludopatia
101,8 miliardi di euro
E' quanto, nel 2017, 17 milioni di italiani hanno speso nel gioco d’azzardo.
Secondo la Relazione Gestionale redatta dall’Agenzia Dogane e Monopoli, a fine 2017 la maggiore voce di spesa riguardava le slot machine (25,4 miliardi) e le Videolottery (23,5 miliardi).
Sul territorio nazionale erano distribuite ben 366.399 slot machine. 16,3 sono poi i miliardi spesi nei giochi di carte, seguiti dalle scommesse sportive con 10 miliardi, le lotterie con 9 miliardi e il lotto con 7,5 miliardi.
Più sotto il bingo e le scommesse online.
Particolarmente interessante è una ricerca del 2017 condotta dal CNR di Pisa, effettuata utilizzando il “Problem Gambling Severity Index” (PGSI).
Si tratta di una metodologia di valutazione che colloca il soggetto in quattro fasce, di cui l’ultima è quella del giocatore problematico, ossia colui che potrebbe essere soggetto ad una perdita di controllo nel suo agire d’azzardo:
- spende spesso oltre la sua disponibilità;
- è oggetto di comportamenti compulsivi; - è colpito da stress e ansia da gioco.
In Italia, i giocatori problematici sarebbero 400 mila, in leggera crescita sul 2016.
Il trend di medio periodo, però, è preoccupante: in dieci anni il numero è aumentato di quattro volte.
Alcolismo
L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stimato, nel 2010, che le persone affette da alcolismo nel mondo fossero circa 208 milioni (il 4,1% della popolazione mondiale oltre i 15 anni).
L’alcolismo è più comune nei maschi e nei giovani adulti (anche se i danni dell’alcol sono più pesanti nel sesso femminile) ed è considerato uno dei problemi sanitari e sociali più rilevanti.
La dipendenza alcolica è un fenomeno talmente grande da essere considerato una delle principali problematiche di salute al mondo.
Da uno studio epidemiologico condotto negli USA “è emerso che circa il 13% delle persone, ad un certo punto della vita, soddisfa i criteri del DSM per la diagnosi di abuso di alcol e il 5% per la diagnosi di dipendenza da alcol”.
L’alcolismo è una problematica in crescita e l’abuso alcolico si diffonde soprattutto fra i più giovani.
Nell’ottobre 2018 Eurispes (che aveva curato, nel 1984, il primo rapporto sull’alcolismo) ed ENPAM, analizzando ed incrociando diverse fonti statistiche hanno calcolato i decessi causati dall’alcol in Italia negli ultimi 10 anni.
435.000 morti dal 2008 al 2017 per patologie alcol-correlate, incidenti stradali, incidenti sul lavoro, incidenti domestici e omicidi o suicidi legati allo stato di alterazione psicofisica.
Di questi, 296.500 sono uomini, 139.000 donne.
Tossicodipendenza
Il Ministero dell’Interno, nel novembre 2018, ha reso pubblico il report intitolato “Le tossicodipendenze in Italia (anno 2017)”.
Dalla lettura delle diverse fonti statistiche risulta quanto segue.
L’ISTAT ha stimato 6,2 milioni di utilizzatori di cannabis, un milione quelli che usano cocaina, 285mila gli eroinomani e 590mila i drogati ‘chimici’ di ecstasy, LSD, amfetamine.
Da 27.718 del 2015 a 38.613 del 2017, +39%.
È l’aumento dell’uso di droga fra i minori.
Quadruplicato il consumo, che è raddoppiato per gli adulti.
Dal 2016 sono aumentati i decessi correlati alla droga, soprattutto per eroina.
Il primo contatto con le sostanze per un ragazzo su due è avvenuto entro i 14 anni.
La spesa per il consumo di stupefacenti in Italia ammonta a 14,4 miliardi di euro (il 40% per cocaina, il 28% per la cannabis e il 16% eroina).
Le attività economiche connesse al mercato delle sostanze psicoattive illegali rappresentano il 75% del business e pesano per lo 0,9% sul PIL.
Solo considerando la fascia di età 15-64 anni, il 22% ha fatto (e probabilmente lo fa tutt’ora) uso di stupefacenti.
La crescita è dimostrata dall’aumento dei blitz anti droga:
Il numero delle operazioni è salito dell’8%, con un incremento delle sostanze sequestrate (+60%).
Il 95% dei sequestri ha riguardato cannabinoidi, il 4% cocaina.
I condannati in via definitiva nel 2017 per crimini droga-correlati sono maschi (94%) e italiani (56%).
La classe di età più rappresentata è quella dei 25-34enni (35%), seguita dai 35-54enni (31%) e dai 18-24enni (28%).
I minori rappresentano il 2% del totale: per la quasi totalità sono maschi (99%) e per il 45% sono stranieri.
Discende, molto spesso, l’obbligo di denuncia e perseguimento dei reati, ravvisabili in caso di positivi riscontri dell’attività di indagine, e ciò nei confronti di qualunque soggetto ne sia autore, protagonista o, comunque coinvolto.
Si prospetta la necessità che investigazioni ed indagini vengano esperite con la massima flessibilità e con il ricorso alla più ampia gamma di strategie investigative.
Si va dalla sorveglianza fisica (osservazione, controllo, pedinamento) od elettronica, attraverso le opportune strumentazioni quotidianamente ed innovativamente offerte dallo sviluppo tecnologico quotidiano alla profilatura personale e psicologica dei soggetti coinvolti, alle attività di indagine su fonti aperte (le c.d. OSINT, Open Source INTellegence).