Investigazioni digitali

Chi sono i Trolls?

Nel mondo web, si denominano come tali quei soggetti il cui scopo è quello di propalare asserzioni irritanti, offensive e, spesso, false, con lo scopo ultimo di generare reazioni, possibilmente abnormi.

Chi sono i Trolls?


Un troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, è un soggetto promotore di messaggi indisponenti, fuori tema o semplicemente senza senso, con il solo obiettivo di interferire nella comunicazione e fomentare gli animi.

Si tratta di un termine mutuato dalla mitologia scandinava, che contraddistingueva umanoidi che popolavano le foreste dell’Europa settentrionale e che erano note per utilizzare messaggi provocatori ed irritanti o, semplicemente, senza senso o errati, al solo fine di far perdere la pazienza al proprio interlocutore.


Dal sostantivo troll derivano comunemente, il verbo to troll (tradotto in trollare o trolleggiare), trolling (trolleggio), ovvero l'agire come un troll (fomentare gli animi provocatoriamente).

 Dare del troll a qualcuno significa supporre il motivo per cui agisce, mentre il verbo derivato (to troll, trollare) descrive la percezione che si ha riguardo il suo comportamento. È possibile, inoltre, agire come un troll senza averne l’intenzione, il comportamento può quindi essere legato alla personalità di chi scrive: irritando una comunità in modo non volontario e in buona fede.

Secondo vari studi, sebbene comportamenti di disturbo siano riscontrabili anche nelle normali relazioni interpersonali, un ruolo chiave che spinge ad agire come troll nelle comunità virtuali è la sensazione di anonimato o di minore esposizione che molti utenti percepiscono durante la navigazione su internet.

La soluzione è quella di non prendere in considerazione le provocazioni, e applicare filtri, dove il sistema lo permette, che rendano invisibili al resto della comunità i messaggi inviati dagli utenti segnalati al sistema come inopportuni (per esempio i killfile nel caso dei newsgroup, o le "black list").

Altra soluzione, è sfruttare le capacità degli utenti moderatori che cercano di riportare la discussione alla “normalità”.