Questa dinamica rappresenta una possibile minaccia nei confronti dell’informazione che può risultare fittizia o inattendibile, per questa ragione è consigliato seguire dei semplici passaggi per verificarne l’attendibilità o veridicità.
Il primo caso di fake news riguardante questo ambito è datato luglio 2005, quando successivamente agli attentati di Londra, la redazione della BBC News ricevette un gran quantitativo di immagini relative all'accaduto.
Infatti una di queste immagini risultò ambigua e di conseguenza si procedette ad un processo di esaminazione che portò alla verifica della fonte.
Successivamente a questo evento la verifica delle immagini diventò una prassi standard nell'intero settore dell'informazione. Con il passare del tempo si attraversò un'importante evoluzione nel campo della tecnologia in particolar modo nella comunicazione attraverso i social.
Nel contesto attuale, la diffusione di immagini legata a "news" è molto più semplice e diretta, questo comporta un maggiore pericolo di incorrere in foto che introducano fake news, perciò sono stati elaborati quattro punti cardine per poter risalire alla fonte di un'immagine:
In primis è necessario stabilire l'autore o la fonte originaria, cercare di contattare il fruitore del contenuto in maniera diretta, attraverso i social, per risalire all'identità della fonte cercando di capire se è il vero autore oppure solo un intermediario.
In caso non fosse possibile risalire all'originale autore dell'immagine, esiste l’opzione di effettuare ricerche attraverso dei siti online come Google Reverse Images Search o TinEye, in modo da recuperare i link legati all'immagine confrontando i vari link, è così possibile notare diverse immagini con diverse risoluzioni, solitamente, quella con la migliore è l'originale.
Il passo successivo sarà quello di ricavare luogo, data e orario provenienti dal creatore dell’immagine. Per avere un quadro completo bisognerebbe acquisire il metodo del giornalismo anglosassone, ovvero rispondere alle cinque domande:
Chi sono? Dove sono? Quando ci sono arrivati? Cosa possono vedere? Perché si trovano lì? e trovare risposte attendibili.
Si comincia analizzando le risposte, in caso queste risultino approssimative è necessario fare attenzione, nel caso in cui la fonte si trovi sul posto bisognerà chiedere di mandare altre foto dell’accaduto scattate nello stesso momento e di raccontare la scena a cui ha assistito.
Un altro importante passo è controllare i metadati chiamati EXIF, per trovare questi dati esistono due software da utilizzare: fotoforensics.com o fidexif.com, consigliati per chi ha una buona conoscenza della fotografia.
Attraverso questa verifica è possibile riconoscere se l’immagine corrisponde all'originale ed in tal caso è possibile reperire diversi dettagli sulla marca della fotocamera, l’orario in cui è stata scattata la foto e la sua dimensione.
Bisogna però stare attenti alla maggior parte delle piattaforme social quali Facebook, Twitter ed Instagram poiché cancellano i metadati una volta caricata l'immagine.
L'ultimo passo riguarda l'accertamento della veridicità dell'immagine, assicurandosi che rappresenti realmente un determinato momento.
Può esservi la possibilità che talvolta le immagini autentiche si trovino in contesti sbagliati, allo stesso modo ‘è l’evenienza che una foto scattata in un momento differente venga inserita in un contesto successivo simile al precedente ma con una data diversa.
Per questa ragione è necessario verificare ogni dettaglio che possa far capire l’esatto contesto dell’immagine.