Investigazioni aziendali

Cosa si intende per rappresentanza legale di una società?

Nell'ordinamento italiano, gli amministratori costituiscono l'organo a cui è affidata la gestione e la direzione dell'attività imprenditoriale. 

Cosa si intende per rappresentanza legale di una società?


Agli stessi è quindi affidata la rappresentanza legale dell’impresa nonché la responsabilità personale, civile e penale, che può ricadere sulla stessa.


La legge (art. 2380-bis, comma 3 del codice civile) consente che l'organo amministrativo possa avere sia carattere unipersonale che collegiale. Nel secondo caso assume il nome di consiglio di amministrazione (CDA).

Come stabilito dall'articolo 2380 bis comma 2 del codice civile, gli amministratori possono anche non essere soci (come avviene nella maggioranza dei casi). Per la nomina tuttavia in ogni caso devono rispettare i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza.

Lo statuto può imporre anche altri requisiti, purché non limiti oltremodo la possibilità di scelta dei soci. Le cause di ineleggibilità sono quelle previste dall'articolo 2382 del codice civile ovvero interdizione, inabilitazione, dichiarazione di fallimento.

Gli amministratori hanno funzione di:

- deliberare sulla gestione sociale;

- convocare l'assemblea e fissarne l'ordine del giorno;

- redigere il bilancio d'esercizio da presentare all'assemblea per l'approvazione;

- dare esecuzione alla volontà assembleare;

- curare e tenere le scritture contabili;

- rappresentare la società di fronte ai terzi e in giudizio.

Gli amministratori sono responsabili verso:

- la società: devono adempiere ai doveri del loro ruolo con la diligenza richiesta e sono responsabili dei danni eventualmente causati dall'inadempimento;

- i creditori sociali: nel caso vi sia inosservanza degli obblighi sulla conservazione dell'integrità del patrimonio sociale qualora esso risulti insufficiente per saldare un debito con un creditore;

- singoli soci e terzi: se questi sono direttamente danneggiati da errori degli amministratori.

Le azioni di responsabilità contro gli amministratori scadono cinque anni dopo il termine della loro carica.