Il cyberstalking, esattamente come lo stalking, è un reato perseguibile per la legge, in quanto si tratta di atti minaccia (art.612 c.p), atti persecutori (art.612-bis c.p) e di molestia (art.660 c.p), che prevede fino a quattro anni di carcere.
Esistono diversi provvedimenti, più o meno incisivi, che si possono attuare nei confronti di una cyberstalker, che dipendono dalla sua pericolosità.
Può essere fatta una diffida da parte dell’avvocato della vittima di stalking, che gli esponga i rischi della sua condotta e della reiterazione di questa.
Oltre a questo, è possibile richiedere l’ammonimento del questore: questo procedimento prevede che il reo venga convocato dal questore che gli comunicherà le potenziali ricadute della sua condotta.
Tale ammonimento, ha lo scopo di dissuadere il comportamento persecutorio e la sua inosservanza rappresenta una aggravante, a cui è prevista un aumento della pena e la possibilità per le autorità di intervenire autonomamente nei confronti del reo.
Non è necessario fornire prove, ma semplicemente elementi che attestino l’esistenza una persecuzione causante un forte stato di ansia e paura nella vittima.
La vittima può agire anche direttamente e per via penale contro il suo cyberstalker, scelta opportuna se si ha a che fare un soggetto pericoloso.
La querela (denuncia, in caso fosse già stato fatto l’ammonimento in precedenza) viene presentata alle autorità che potranno avviare il procedimento penale e conseguente risarcimento del danno.
Affinché questo scenario si possa concretizzare, è necessario che vi siano prove che attestino il reato effettivamente conseguito dal cyberstalker.
Poste a presidio di queste fattispecie, sono sempre più frequenti richieste di investigazioni finalizzate ad indentificare chi realmente si celi "dall'altra parte dello schermo".
Lo scopo dell'indagine investigativa è quello di poter fornire ai diretti interessati, genitori, parenti o affetti in genere, nonché alle diverse figure che possono cadere vittima di questi condotte persecutorie (che talvolta danno origine alle diverse fattispecie di reati predatori), sia un primo supporto professionale od emotivo che, eventualmente, una notevole riduzione dei tempi di indagine necessari a poter formulare le diverse iniziative legali attuabili, a seguito dell'ottenimento del corredo probatorio riconosciuto valido ai fini giudiziari.
La finalità dell'indagine, infatti, è quella di assicurare la tempestività di un eventuale provvedimento giudiziario e la sua efficacia di tutela a favore della vittima, nonché dell'azione "punitiva" in direzione dei diretti responsabili.