Bonifica smartphone da spyware Monchiero

Bonifiche telefoniche informatiche di software spia, spyware, trojan e malware da telefoni cellulari, smartphone e tablet, Android/iOS.

Ritiro/Consegna Express Monchiero. Analisi in 48h. Report legali/forensi certificati hash/ISO in 60m.

About us
Il telefono non è più un semplice strumento di comunicazione: è diventato l’estensione diretta della nostra identità e custode della nostra vita digitale.

Dai messaggi privati, chat, fotografie, posizione GPS, alle credenziali bancarie, strategie aziendali e corrispondenza legale, tutti i nostri dati più sensibili passato attraverso un dispositivo che portiamo in tasca.

Il nostro smartphone è diventato il bersaglio preferito e più redditiziodi di hacker e per chi installa spyware, trojan e stalkerware: software spia invisibili capaci di trasformare il telefono in una microspia costante.

Un cellulare "spiato" non ci espone solo a gravi intrusioni della privacy, ma ci rende vulnerabili a ricatti, continue esfiltrazione di dati e conseguenti danni economici, reputazionali e giuridici.

La legge non lascia dubbi: uso e installazione di software spia integra gravi reati del Codice Penale • Art. 615-ter accesso abusivo informatico • Art. 617-bis intercettazione di comunicazioni.

Denunciare un'intercettazione però richiede una prova certa, raccolta con protocolli e standard tracciabili.

La bonifica forense certificata è l’unico strumento conforme che consente di:
→ Individuare compromissioni e autori,
→ Non alterare le prove legali in nostra tutela,
→ Ottenere report e perizie conformi a sporgere denuncia e valide in tribunale.

→ Dal sospetto all’evidenza il nostro compito è uno: adottare protocoli tecnico-giuridici conformi, per trasformare indicatori incerti in prove digitali replicabili, condivisibili e opponibili nel contraddittorio.

Affianchiamo in via prioritaria privati e famiglie, quindi studi legali e aziende, con attività svolte in laboratorio e procedure tracciate. 

La vera differenza non è capire se sul dispositivo sia presente uno spyware, ma poter dimostrare che c’era, identificare chi lo ha installato, sapere come ha agito e quali dati ha sottratto.

Perché affidarsi alla bonifica forense



Una bonifica “tecnica” elimina la minaccia visibile; una bonifica forense certificata la individua, la neutralizza e la documenta con valore probatorio.

È un processo strutturato che unisce informatica, sicurezza e diritto, così che il risultato non sia solo un telefono pulito, ma un fascicolo difendibile.

Obiettivi e garanzie:
→ Rilevazione di spyware/stalkerware con metodiche replicabili e strumenti dichiarati.
→ Neutralizzazione senza intaccare i dati leciti dell’utente e preservando le evidenze.
→ Documentazione completa: hash, log, timeline, firme metodologiche e catena di custodia.
→ Conformità a standard (ISO/IEC 27037) e normativa privacy (GDPR).

Valore pratico: il sospetto diventa dimostrabile, le decisioni legali sono fondate su un tracciato tecnico verificabile, la controparte trova un documento che “regge” al contraddittorio.

Segnali che il cellulare è spiato



Gli spyware sono progettati per passare inosservati, ma lasciano indizi.

Riconoscerli in tempo limita i danni e aumenta la qualità della prova raccolta.

Indicatori da non ignorare:
→ Scarico anomalo della batteria e surriscaldamenti senza causa apparente.
→ Picchi di traffico dati e connessioni ricorrenti verso domini esteri sconosciuti.
→ Rallentamenti, blocchi, riavvii inattesi e micro-lag nell’uso quotidiano.
→ App “comuni” che chiedono permessi eccessivi (microfono, SMS, accessibilità).
→ OTP, SMS di verifica e notifiche di accesso mai richiesti dall’utente.
→ Modifiche non spiegate a DNS, profili di configurazione o MDM.

Premessa fondamentale: non eseguire “pulizie” o reset.

La bonifica forense parte da questi indizi per accertare la compromissione, bloccarla e documentarla senza distruggere le tracce utili.

Spyware e malware trojan più diffusi



Le minacce mobili evolvono, ma ricadono in famiglie ricorrenti che richiedono approcci mirati di identificazione e neutralizzazione.

Tipologie frequenti:
Spyware/Stalkerware – raccolgono chat, foto, audio, posizione GPS; spesso introdotti in contesti relazionali.

Trojan – aprono backdoor e abilitano controllo remoto, registrazione, esfiltrazione periodica.

Malware bancari – intercettano token, sovrappongono overlay alle app finanziarie, sottraggono credenziali.

MDM abusivi – profili di gestione remota installati senza consenso per imporre policy e app.

Manipolazioni DNS – dirottano traffico su server controllati dall’attaccante.

La bonifica forense cataloga la minaccia, ricostruisce vettori e comportamenti, e allega evidenze tecniche replicabili per l’uso in sede civile o penale.

Fasi tecniche della bonifica certificata



Non è una “scansione”: è un percorso in fasi, ognuna tracciata e firmata.

La qualità del risultato dipende dalla disciplina con cui si rispettano i passaggi.

Fasi principali:
Diagnosi preliminare (24–48h): raccolta sintomi, indicatori, contesto d’uso.
Preventivo e piano: obiettivi, tempi, responsabilità, limiti tecnici.
Presa in carico: verbali e catena di custodia, sigilli e registri di movimentazione.
Analisi in rete isolata: ispezione traffico, log, permessi, profili e configurazioni.
Neutralizzazione: rimozione, ripristino sicuro e hardening di base.
Report court-ready: metodologia, strumenti, hash, timeline, evidenze.
Riconsegna: supporti cifrati e istruzioni di conservazione/retention.

Effetto: un percorso trasparente, replicabile e difendibile dall’inizio alla fine.

Strumenti e tecniche utilizzati



La trasparenza degli strumenti è parte del valore probatorio.

Ogni tool e tecnica impiegati sono elencati nel report per garantire verificabilità.

Approcci e verifiche:
→ Isolamento del dispositivo su rete dedicata e segmentata.
→ Analisi del traffico: DNS inspection, sniffing controllato, anomalia di flussi e beaconing.
→ Ispezione di profili MDM, certificati, permessi e servizi di accessibilità attivati.
→ Revisione log, processi attivi, pianificazioni e meccanismi di persistenza.
→ Correlazione indicatori (IOC) con artefatti e timeline d’uso.

Strumenti di riferimento: Magnet AXIOM, Cellebrite, FTK Imager e suite ausiliarie di rete.

Il “come” conta quanto il “cosa”: solo ciò che è tracciato e replicabile è difendibile.

Reati commessi da chi installa spyware



La presenza di software spia configura reati e violazioni privacy.

La bonifica forense fornisce materiale tecnico utile alla qualificazione giuridica della condotta.

Riferimenti essenziali:
→ Art. 615-ter c.p. – accesso abusivo a sistema informatico o telematico.
→ Art. 617-bis c.p. – installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni.
→ Reg. (UE) 2016/679 – GDPR (liceità, minimizzazione, sicurezza del trattamento).

La relazione tecnica correla fatti e dati: indica cosa è accaduto, come, quando e con quali effetti, offrendo al legale una base probatoria concreta.

Il report tecnico come prova



Il risultato della bonifica è un elaborato forense conforme e “court-ready”: ammissibile in sede di denuncia, leggibile da un giudice, comprensibile da un avvocato, replicabile da un tecnico.

Contenuti chiave:
→ Metodologia e strumenti dichiarati (con versioni e parametri).
→ Impronte hash, metadati, log e timeline delle evidenze.
→ Esiti della neutralizzazione e stato finale del dispositivo.
→ Conformità a ISO/IEC 27037 e principi GDPR.

Non un racconto, ma un tracciato tecnico che resiste a verifiche e contestazioni.

Servizi pensati per privati e famiglie



Il target principale sono le persone comuni.

Molti casi nascono da contesti relazionali (stalkerware, controllo abusivo, conflitti familiari).

La bonifica forense tutela la sfera privata e produce documentazione seriamente utilizzabile.

Esigenze tipiche:
→ Protezione di chat, galleria, posizione, wallet e account personali.
→ Sicurezza per minori ed executive esposti a rischio.
→ Gestione corretta della prova in situazioni di separazione e contenziosi familiari.

L'intenzione è favorire la serenità d’uso del dispositivo e un fascicolo tecnico pronto in caso di azioni legali.

Supporto per studi legali e aziende



Per studi legali e imprese la bonifica è un presidio strategico: evita leakage, riduce il rischio di spionaggio e fornisce materiale tecnico per querele e difese.

Ambiti frequenti:
→ Dirigenti e reparti critici (strategie, M&A, R&D).
→ Professionisti esposti (avvocati, consulenti, fiscalisti).
→ Controversie in cui l’avversario contesta autenticità o modalità di raccolta delle prove.

La finalità è fornire dossier tecnici, utili anche a polizze cyber e necessari in casi di responsabilità professionali.

Bonifica tecnica e forense a confronto



Eliminare un malware non basta, se poi non si può dimostrare nulla.

Determinato lo strumento di "bonifica" serve prima di tutto, distinguere tra “pulizia” e “prova”.

Differenze operative:
→ Bonifica tecnica: rimozione rapida, non tracciata, non spendibile in giudizio.
Output: nessuno ad eccezione della rimozione interferenza.

→ Bonifica forense: documentazione completa e certificata, catena di custodia, hash e timeline.
Output: evidenze di prova certificate, replicabili, opponibili nel contraddittorio.

Chiunque desideri un'effettiva "tutela" legale del propri diritti, necessariamente dovrà optare per un approccio tecnico-forense.

Costi di una bonifica certificata



Tempi e costi non sono “a forfait”: dipendono da fattori tecnici (modello/OS, stato del device, tipologia di minaccia) e probatori (perimetro, numero di dispositivi, urgenza).

La trasparenza è parte del metodo: prima la diagnosi, poi un preventivo vincolante con SLA e milestone, quindi la bonifica in ambiente controllato.

Fattori che incidono
→ Modello e versione OS (Android/iOS), cifratura, eventuale MDM/profili di configurazione.
→ Gravità e persistenza della compromissione (spyware/stalkerware, trojan, malware bancari).
→ Numero di dispositivi/account, estensione a SIM/cloud/app collegate.
→ Accesso a credenziali/backup, stato hardware del device (danni, storage pieno).
→ Esigenze probatorie (report esteso, allegati tecnici, eventuale CTP).
→ Urgenza (canale express) e modalità operative (laboratorio / on-site).

Percorso e tempistiche tipiche
→ Diagnosi preliminare: 24–48h (raccolta indicatori, perimetro, piano attività).
→ Presa in carico: prima finestra utile o canale express (priorità 24–48h).
→ Analisi e neutralizzazione: da 1 ora a 1–2 giorni in base a minaccia/complessità.
→ Report court-ready: 24–72h dopo la bonifica (metodologia, hash, log, timeline).

Range economici indicativi
→ Bonifica standard: € 700–800 + IVA
(singolo device, compromissione non persistente).

→ Bonifica complessa: € 2.000–3.000 + IVA
(persistenze avanzate/MDM abusivi, trojan con backdoor, più dispositivi o forti esigenze probatorie).

→ Attività on-site, canale express e dispositivi/add-on (es. acquisizioni cloud) prevedono supplementi concordati ex ante.

Cosa è compreso
→ Verbali e catena di custodia; tracciabilità end-to-end delle operazioni.
→ Bonifica non distruttiva con preservazione dei dati leciti e verifica post-intervento.
→ Report tecnico conforme (ISO/IEC 27037, principi GDPR) con evidenze e raccomandazioni di hardening.
→ Consegna cifrata degli output e breve follow-up di stabilità.

Le tempistiche sono spesso compatibili con l’urgenza, senza derogare al rigore forense; velocità quando serve, metodo sempre.

Prevenzione dopo una bonifica



La bonifica chiude un incidente; la prevenzione evita che si ripeta.

Forniamo un piano essenziale e sostenibile, adattato all’utente o all’organizzazione.

Raccomandazioni pratiche:
→ Aggiornare OS e app, rimuovere profili/permessi superflui, verificare DNS.
→ Abilitare MFA e gestire le credenziali con criterio (password manager).
→ Evitare sideloading e store non ufficiali; revisionare periodicamente i permessi.
→ In azienda: policy BYOD/COPE, segmentazione, formazione mirata.

La resilienza è un processo: piccoli accorgimenti riducono in modo concreto il rischio.

Come preparare il dispositivo



Prima della presa in carico è essenziale non alterare le prove. Errori in buona fede possono distruggere tracce decisive.

Cosa fare/subito:
→ Non eseguire factory reset, “pulitori”, disinstallazioni sospette.
→ Evitare nuovi accessi a wallet, email o app sensibili.
→ Quando possibile, attivare modalità aereo e disattivare Wi-Fi/Bluetooth; non spegnere se non indicato.
→ Conservare device, SIM e accessori nello stato attuale e consegnarli insieme.

Perché conta: preservare prima, analizzare poi. È la condizione perché la prova sia utilizzabile.

Errori da evitare che alterano le prove



Alcune azioni rendono impossibile la ricostruzione forense o indeboliscono gravemente il valore probatorio.

Evitare assolutamente:
→ Reset/factory reset e formattazioni.
→ Root/Jailbreak o sblocco bootloader non documentato.
→ Clonazioni non forensi, backup “casalinghi”, sincronizzazioni massive post-incidente.
→ Uso intenso del device compromesso (nuove chat, scatti, download).

La regola è semplice: toccare il meno possibile finché non inizia la bonifica certificata.

Sistemi verificabili e limiti tecnici



La profondità dell’analisi varia per OS, versione e stato del dispositivo.

Essere chiari sui limiti è parte del nostro metodo.

Scenario sintetico:
→ Android – ampia visibilità su log e permessi; risultati variabili per vendor/versione.
→ iOS – ecosistema più chiuso; focus su rete, configurazioni, profili e app autorizzate.
→ MDM – verifica certificati, policy e profili di controllo remoto.
→ Device cifrati/danneggiati – tempi maggiori e possibili restrizioni d’accesso.

Trasparenza e pianificazione riducono attriti, attese e aspettative non realistiche.

Conservazione dei dati raccolti



I dati sono trattati secondo principi GDPR di minimizzazione, sicurezza e responsabilizzazione. Il cliente mantiene sempre la titolarità.

Policy operative:
→ Conservazione cifrata solo per il tempo necessario alle finalità dichiarate.
→ Accessi tracciati, ruoli segregati, audit di laboratorio.
→ Cancellazione sicura a fine incarico con attestazione di avvenuta distruzione.

Valore: tutela sostanziale della riservatezza, senza sacrificare la qualità della prova.

Un caso simulato di bonifica



Esempio reale-simulato per illustrare metodo e output. Un dirigente nota battery drain e OTP inattesi: viene attivata la procedura forense.

Sviluppo dell’intervento:
→ Isolamento del device, diagnosi e piano attività; presa in carico con catena di custodia.
→ Analisi in rete dedicata: traffico anomalo verso domini esteri; profilo MDM non autorizzato.
→ Neutralizzazione, ripristino sicuro e hardening; verifica post-bonifica.
→ Report court-ready con hash, log, timeline e raccomandazioni.

Esito: dossier consegnato al legale; in azienda introdotte policy BYOD rafforzate.

Quando la bonifica diventa necessaria



Non ogni anomalia è un attacco, ma alcune condizioni impongono la bonifica certificata per tutelare persona e prova.

Casi tipici:
→ Indicatori multipli di compromissione (dati, batteria, notifiche, permessi).
→ Ruoli esposti (avvocati, executive, professionisti con dati sensibili).
→ Contesti conflittuali (separazioni, contenziosi, stalking).
→ Sospetto di profili MDM o configurazioni imposte senza consenso.

Meglio intervenire presto: prima si preserva, maggiore è la qualità delle evidenze.

La bonifica non elimina i dati personali

Una preoccupazione frequente: “perderò foto e chat?”. La risposta, nel protocollo forense, è no. L’obiettivo è rimuovere la minaccia preservando il lecito.

Principi operativi:
→ Interventi non distruttivi, focalizzati su componenti malevoli e configurazioni abusive.
→ Verifica post-bonifica del corretto funzionamento e della persistenza dei contenuti leciti.
→ Export selettivi solo quando necessario e con cautele di privacy e sicurezza.

Il device torna sicuro; la memoria personale resta intatta.

Un report valido anche in tribunale



Il report non è un “riassunto”: è la traduzione giuridica del lavoro tecnico. Deve essere chiaro, tracciabile e replicabile per essere ammissibile e utile alla difesa.

Cosa lo rende “court-ready”:
→ Metodologia scritta, strumenti dichiarati e parametri utilizzati.
→ Impronte hash, log, timeline e correlazioni tra eventi e artefatti.
→ Conformità a standard riconosciuti e principi privacy.

Valore: funge da base per querele, memorie, CTP e osservazioni alla CTU.

Capire se il telefono è sotto controllo



Autodiagnosi affidabili non esistono, ma alcuni passi riducono l’incertezza in attesa della bonifica.

Indicazioni pragmatiche:
→ Verificare permessi insoliti concessi ad app “normali”.
→ Controllare profili di configurazione/MDM non richiesti.
→ Esaminare consumi dati/batteria e cronologia DNS (ove possibile).
→ Attivare modalità aereo e raccogliere note su orari e anomalie.

Queste verifiche non sostituiscono l’analisi forense; servono a prepararla meglio e a non distruggere indizi.

App spia invisibili come si trovano



Le app spia moderne mascherano icone, nomi e servizi. La loro individuazione passa per controlli incrociati su rete, permessi, processi e profili.

Criteri di rilevazione:
→ Incongruenze tra permessi richiesti e funzione apparente dell’app.
→ Servizi in background con persistenze anomale e riavvii forzati.
→ Beaconing periodico verso domini fissi; tunnel cifrati “insoliti”.
→ Profili MDM e certificati installati senza percorso ufficiale.

Il riscontro avviene con suite forensi e conserva sempre l’attenzione alla prova (hash e timeline).

Quanto è sicura la bonifica forense



La sicurezza si misura su due fronti: protezione dell’utente e tutela della prova. Il protocollo forense persegue entrambi.

Presidi:
→ Interventi non distruttivi, salvaguardia dei contenuti leciti.
→ Documentazione completa di ogni step e verifica post-bonifica.
→ Conservazione cifrata dei dati tecnici, accessi tracciati, retention minima.

Risultato: device ripristinato e dossier tecnico che supera verifiche e obiezioni.

La bonifica può utilizzarsi in cause legali



Sì, se eseguita e documentata correttamente.

La bonifica forense produce materiale che il legale può utilizzare in querele, memorie e audizioni.

Condizioni per l’uso:
→ Metodologia formalizzata, strumenti dichiarati, parametri documentati.
→ Evidenze con impronte hash e timeline coerenti.
→ Catena di custodia integra dalla presa in carico alla riconsegna.

Da “telefonata sospetta” a “prova tecnica”: la differenza è tutta nel metodo.

Si può fare la bonifica da remoto



Un triage preliminare può avvenire da remoto; la bonifica certificata, invece, richiede ambiente controllato e tracciabilità completa.

Linea guida:
Remote triage: raccolta indizi, istruzioni di preservazione, prenotazione presa in carico.
Bonifica forense: laboratorio, rete isolata, strumenti certificati, verbali e report.

Compromessi al ribasso riducono il valore probatorio. Per difendersi serve un percorso completo.

Costi medio per bonifica mobile dev.



I costi dipendono da modello, OS, minaccia e urgenza. Comunichiamo sempre un preventivo vincolante prima di iniziare.

Ordini di grandezza:
→ Diagnosi: inclusa o a tariffa minima, scalata in caso di conferma intervento.
→ Bonifica certificata: da poche centinaia di euro, con variazioni per complessità/urgenza.
→ Report court-ready: compreso nel servizio, con allegati tecnici al bisogno.

Chiarezza e trasparenza: niente sorprese, tempi e costi concordati ex ante.

Ogni quanto fare un controllo



Per i privati, un controllo è opportuno al manifestarsi di indizi multipli o dopo eventi a rischio (furto, riparazioni non certificate, conflitti relazionali).

Per profili esposti, utile una verifica periodica.

Suggerimenti:
Privati: on-demand alla comparsa di segnali; in prevenzione, una verifica annuale.
Executive e professionisti: controlli programmati (es. semestrali) e hardening continuo.
Aziende: policy BYOD/COPE con check ciclici e triage in caso di alert SOC.

Prevenire costa meno che gestire un incidente: è una regola valida specialmente per mobile device.

BONIFICA TELEFONICA Monchiero


La bonifica forense certificata traduce sospetti e ipotesi di compromissioni informatiche in evidenze tecniche-legali sulla condotta e sulla fattispecie dei reati subiti, preservando i contenuti leciti del dispositivo e la tracciabilità probatoria.

Inviaci il tuo caso: entro 24–48 h un nostro esperto ti ricontatterà per valutare il dispositivo e definire l’analisi di bonifica più adatta, nel rispetto della catena di custodia e dei protocolli previsti.

Per urgenze è disponibile un servizio prioritario, compatibile con i requisiti tecnici e normativi, senza deroghe al metodo.

Contattaci per una valutazione tecnica del tuo caso o richiedere possibilità di un appuntamento a Monchiero.

Definiamo il obiettivi probatori, responsabilità, tempi e costi strutturati; conformità intra legem e attività di prova forense e ammissibili in giudizio.

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