Perizie e consulenze tecniche (CTU/CTP) per procedimenti civili, penali, arbitrali e disciplinari: dattiloscopia, test DNA, digital forensics, grafologia, balistica e tossicologia. Supporto a esame e controesame; Relazioni PAdES con catena di custodia, hash e standard ISO/ENFSI.
È un servizio professionale che rende misurabili e verificabili i fatti tecnici rilevanti per la causa. Il valore non è nello strumento in sé, ma nella tracciabilità dell’intero percorso: presa in carico del reperto, esami con metodiche accreditate, controllo qualità e motivazione delle conclusioni. In questo modo la prova è comprensibile al giudice e resiste al contraddittorio.
In sintesi
 → Scopo: trasformare dati tecnici in evidenze utilizzabili.
 → Metodo: tracciabilità completa, ripetibilità, motivazione.
 → Esito: perizia/relazione chiara, pronta al deposito.
Operiamo nei principali domini della prova scientifica. 
Nei documenti, valutiamo autenticità di firme, alterazioni e sequenze di stesura. In balistica, analizziamo traiettorie, compatibilità arma/munizione e residui GSR. In tossicologia, distinguiamo assunzioni recenti da esposizioni croniche con finestre temporali e cut-off adeguati. In biologia/DNA, gestiamo profili, miscele e rischi di contaminazione. In dattiloscopia, attribuiamo o escludiamo compatibilità. Nella forense digitale, preserviamo e analizziamo artefatti per ricostruire condotte e timeline.
In sintesi
 → Documenti/grafologia, balistica, tossicologia, DNA, impronte, DFIR.
 → Verifiche su autenticità, identità, dinamiche, cronologie, responsabilità.
 → Output modulare: tavole, referti, timeline e allegati tecnici.
Per studi legali e parti, produciamo fascicoli “court-ready” con indice, diario operativo e rimandi puntuali alle fonti. Per tribunali, collegi e arbitri, offriamo relazioni chiare, con linguaggio comprensibile e sezioni tecniche verificabili. Per aziende e assicurazioni, forniamo basi oggettive per decisioni, transazioni o azioni cautelari.
In sintesi
 → Avvocati: materiale utilizzabile e difendibile.
 → Giudicante: chiarezza, replicabilità, tavole esplicative.
 → Imprese/assicurazioni: basi tecniche per scelte rapide.
La cornice regola l’ammissibilità. 
Lavoriamo nel perimetro di artt. 359–360 c.p.p. (accertamenti/perizie), art. 233 c.p.p. (consulenza tecnica), art. 222 D.Lgs 271/1989 (investigazioni difensive), D.M. 17/06/2016 (periti). 
Per i laboratori: ISO/IEC 17025 e linee ENFSI; per la gestione delle evidenze digitali: ISO/IEC 27037 e conformità GDPR (liceità/minimizzazione/sicurezza).
In sintesi
 → Processo: c.p.p., investigazioni difensive, requisiti periti.
 → Standard: ISO/IEC 17025, ENFSI; ISO/IEC 27037 per digitale.
 → Privacy: basi giuridiche, minimizzazione, sicurezza.
Lo scoping definisce quesiti, perimetro e cautele. La presa in carico prevede sigilli, foto, verbali e hash ove applicabile. 
Gli esami si svolgono con metodiche accreditate, controlli QA/QC e peer review. Le conclusioni indicano ipotesi alternative, limiti e grado di confidenza (es. likelihood ratio o incertezza di misura). Fatti e opinioni sono sempre separati.
In sintesi
 → Scoping condiviso e piano degli esami.
 → Catena di custodia, hash/marca temporale quando pertinente.
 → QA/QC e peer review; conclusioni motivate e trasparenti.
Intake riservato e conflict check → fattibilità e cautele → piano con timeline e responsabilità → esami e controlli → review legale e quality-gate → relazione PAdES con tavole e allegati → eventuale supporto in udienza (chiarimenti tecnici, controesame).
In sintesi
 → Intake → Piano → Esami → Review → Relazione → Udienza.
 → Decision log e tracciabilità completa.
 → Output “court-ready” e facilmente consultabile.
Reperti documentali (firme, inchiostri, carte), balistici (arma, bossoli/proiettili, GSR), biologici (DNA, mRNA), tossicologici (sangue, urine, capelli), dattiloscopici (impronte latenti), digitali (dispositivi, e-mail, log di rete, cloud). Ogni fonte è trattata con procedure dedicate e poi correlata in una timeline coerente con i quesiti.
In sintesi
 → Fisico/biologico/digitale, con metodiche dedicate.
 → Acquisizioni legittime e ripetibili, minimizzazione dati.
 → Timeline unica con rimandi a fonti e tavole.
I tempi dipendono da numero/tipo di reperti, complessità delle analisi e termini perentori. Indicativamente: triage 24–72 h; esami da 3 a 10 giorni per ambito (documentale/biologico/digitale); relazione 2–5 giorni con tavole e verifiche finali. Il costo riflette le stesse variabili e viene definito con preventivo scritto, limiti, milestone e aggiornamenti periodici.
In sintesi
 → Triage 24–72 h; esami 3–10 giorni (per ambito).
 → Relazione e tavole in 2–5 giorni post-esami.
 → Preventivo con limiti, milestone e reporting.
Le tecniche vietate o non validate sono escluse. Evitiamo esami distruttivi non necessari e dichiariamo sempre margini d’errore e bias possibili. 
Per il digitale, non accediamo ad account o dispositivi senza titolarità/legittimazione; per i dati personali applichiamo minimizzazione e segregazione need-to-know.
In sintesi
 → Niente strumenti illeciti o metodiche non validate.
 → Proporzionalità degli esami; limiti e incertezze dichiarati.
 → Privacy e liceità: titolarità/consenso o provvedimento.
Per impostare bene l’incarico servono: atti essenziali, quesiti, elenco reperti e loro disponibilità, cronologia degli eventi, eventuali termini perentori, vincoli di sicurezza e preferenze sul formato degli output. Più il perimetro è concreto, più il piano è efficiente e misurabile.
In sintesi
 → Atti/quesiti, timeline e reperti disponibili.
 → Scadenze/udienze e vincoli operativi.
 → Formato atteso: tavole, mapping, executive.
L’operatività può attivarsi con breve preavviso. Quando utile, impieghiamo laboratori e periti già in zona per ridurre tempi e costi, mantenendo standard documentali uniformi e un referente unico per aggiornamenti e consegne.
In sintesi
 → Attivazione rapida e calendario condiviso.
 → Rete di laboratori/periti con stesso standard.
 → Referente unico, canali riservati e tracciati.
Se non sussistono condizioni tecniche o legali, l’incarico non viene avviato. La priorità è tutelare il cliente con azioni efficaci e proporzionate. In alternativa, proponiamo percorsi leciti e sostenibili o integrazioni documentali per raggiungere il livello probatorio richiesto.
In sintesi
 → Valutazione preliminare di liceità e utilità.
 → Stop trasparente se mancano i presupposti.
 → Alternative praticabili e cautele esplicite.